ettari riqualificati
piante potate
Km di sentieri
metri di percorsi disabili

LA RIQUALIFICAZIONE DEL CASTAGNETO MATILDICO DI MAROLA
Il progetto di riqualificazione complessiva del Castagneto Matildico di Marola nasce nel 2018 e suddiviso in 3 lotti funzionali. Grazie a tre finanziamenti della Regione Emilia Romagna, a valere sui Fondi del Piano Sviluppo Rurale 2014/2020 (anni 2018 e 2022), tipo operazione 8.5.021 “Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali”, nel 2020 si è potuto dar inizio ai lavori di recupero che si sono completati a fine 2024.
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Con questi interventi si è potuto riqualificare oltre 30 ettari di bosco che erano in completo stato di abbandono, ricreando in alcune zone le condizioni di un vero frutteto, potare oltre 600 piante di castagno, di cui 400 ultrasecolari, ripristinare i sentieri presenti creando una vera e propria rete naturalistica, installare segnaletica e arredo fabbricati con il legname di recupero.
Inoltre con i lavori effettuati nel 2024 è stato realizzato un sentiero di circa 600 metri idoneo all’accesso al bosco delle persone disabili e sono stati recuperati i resti di un antico metato (antico edificio rurale per l’essicazione delle castagne) a fini didattici.
Gli arredi realizzati all’interno del bosco sono funzionali alle attività didattico-artistico-culturali che l’Associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola intende promuovere all’interno del bosco. Per agevolare la manutenzione ordinaria del bosco è stato reintrodotto il pascolo all’interno del castagneto. Grazie all’accordo con un locale pastore è stato realizzato un recinto ed un ricovero per ospitare un gregge di pecore “Cornelle”

LA CERTIFICAZIONE FSC E PEFC
Il Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano ha deciso di intraprendere un percorso di doppia certificazione: FSC (Forest Stewardship Council) e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), per la gestione forestale sostenibile e responsabile del Castagneto Matildico di Marola. Oltre alla certificazione della GFS/FM si è aggiunta anche la certificazione dei Servizi Ecosistemici forniti dalle stesse foreste: tutela della biodiversità, regolazione del ciclo dell’acqua, protezione del suolo, servizi turistico-ricreativi e carbonio forestale.
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Il Castagneto Matildico fa parte del Gruppo di Certificazione denominato “Gestione sostenibile e responsabile per le foreste del futuro dell’Appennino tosco-emiliano“, costituitosi nel 2022 e coordinato dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Aderendo al Gruppo di Certificazione il Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano ha condiviso il Documento di Politica Forestale di Gruppo, orientando la gestione delle foreste verso modelli basati su principi riconosciuti a livello internazionale e attuando interventi gestionali finalizzati a contrastare il cambiamento climatico e a ridurne i suoi effetti negativi (documento consultabile al link www.parcoappennino.it/pagina.php?id=596).
Tutti i membri del Gruppo Appennino Tosco-Emiliano condividono che la certificazione di GFS/FM offra numerosi vantaggi e opportunità per le comunità di persone che abitano nel territorio del Comune. La resistenza e la resilienza climatica delle foreste rappresentano un elemento strategico per contribuire a creare comunità di persone più resistenti e resilienti. Inoltre, la certificazione è un’opportunità anche per il territorio circostante in quanto consente i comunicare e farsi conoscere, esercitando un potere attrattivo nei confronti dei fruitori sensibili alle tematiche ambientali, ed apprezzando la presenza di enti e di strutture che si impegnano e creano cultura in tal senso. I sistemi di certificazione forestale FSC e PEFC, conosciuti, pubblicizzati e supportati in tutto il mondo, consentono all’area certificata di entrare in un network mondiale, che, analogamente alla Rete mondiale delle Riserve di Biosfera dell’UNESCO, può contribuire a dare visibilità e a promuovere anche i territori limitrofi.
Nel processo di certificazione, il Gruppo garantisce il coinvolgimento di tutti gli stakeholder che a diverso titolo si mostrano interessati alla gestione delle foreste della Riserva di Biosfera. In questo modo le comunità locali hanno la possibilità di essere parte attiva nella gestione del proprio territorio e quindi di collaborare al suo miglioramento. A tale scopo il Gruppo si è dotato di un sistema di consultazione pubblica all’interno del quale qualsiasi stakeholder (singola persona, associazione o soggetto economico) che “abbia degli interessi legati alla gestione forestale” relativamente all’area certificata possa presentare un’istanza utilizzando il modulo scaricabile al link: www.parcoappennino.it/pagina.php?id=596. Qualsiasi reclamo verrà recepito dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano (membro coordinatore del gruppo) e, in stretta collaborazione con il Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano, verrà elaborata una risoluzione della controversia.

IL PROGETTO DI ADOZIONE DEI CASTAGNI
Il progetto nasce con lo scopo di raccogliere fondi per proseguire il lavoro di riqualificazione iniziato nel 2020 e per assicurare una continua manutenzione del castagneto. L'Associazione Amici del Castagneto Matildico di Marola insieme al Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano, promuove una campagna di adozione dei castagni secolari per entrare così a far parte del “Bosco dei Saggi”, progetto che mira alla conservazione e valorizzazione del bosco nello spirito dell’ecologia integrale della Laudato si’. Nei pressi di ogni pianta viene installata una targhetta con il nome dell'adottante ed un grande pannello all'ingresso del bosco riepiloga tutti i donatori.
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Chi fosse intenzionato a contribuire al progetto adottando una pianta di castagno secolare può contattare il numero 336/903364 o scrivere a terreappennino@gmail.com
Anche le aziende possono partecipare alla campagna di adozione sponsorizzando il progetto!!!
Aiutaci a recuperare e a conservare il bosco per le future generazioni!!!

IL PASCOLO NEL BOSCO

LE TIPOLOGIE DI CASTAGNA
Attualmente in Italia sono presenti circa 300 specie di castagno che danno origine ad altrettante tipologie di frutto. La distinzione più evidente e nota, sia in passato che oggi, è appunto quella tra il marrone e la castagna. Già nel 1939 esisteva un Regio Decreto che distingueva i marroni dalle castagne. Mentre il marrone era destinato al consumo e alla vendita come frutto, le castagne, soprattutto le più piccole e scarse di polpa, venivano sottoposte a trasformazione come farina o come prodotto essiccato per permetterne una migliore trasformazione, soprattutto tra la stagione del raccolto e quella successiva.
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Nell’Appennino Reggiano ed in particolare a Marola sono presenti diverse qualità che il Consorzio Forestale Terre Medio Appennino Reggiano insieme all’Associazione Amici del Castagneto Matildico hanno deciso di raccogliere, selezionare e catalogare con l’aiuto di esperti.
Il progetto prenderà via alla fine dell’estate 2025 con la raccolta e selezione delle castagne; una volta riconosciute le varie piante si procederà all’identificazione mediante apposita cartellonistica. Si prevede di concludere il progetto nella primavera del 2026.
Alcune tipologie di castagne presenti a Marola - link: https://www.marola.it/le-castagne-di-marola/

IL VIVAIO DELLE PIANTE DI CASTAGNO
Il progetto realizzato in collaborazione con Associazione Pro Loco Marola e Compagnia della natura prevede la realizzazione di un piccolo vivaio di piante di castagno nel parco del metato di Frazera. Il progetto, a valenza anche didattica, seguirà i vari cicli della pianta, a partire dalla semina della castagna, alla crescita della piantina selvatica fino all’innesto con le diverse varietà. Le piante così ottenute saranno messe a dimora e censite nel castagneto matildico di Marola. Il progetto è iniziato nell’autunno 2024 con la semina delle prime piantine di castagne. Seguirà entro l’estate la realizzazione della cartellonistica.